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La rimpatriata che abbiamo fatto il 27 dicembre scorso ha avuto il merito di farci incontrare dopo molto tempo, dandoci l’occasione per stare un po’ insieme e riflettere sulle difficoltà che sta attraversando il nostro caro Liceo Europeo. In tale occasione, e dalle chiacchierate fatte tramite internet, è emersa la condivisa volontà di noi ex studenti di fare qualcosa di utile al riguardo e contribuire, insieme a quanti si sono già attivati, in primis gli Educatori, nell’evitare il fallimento irreversibile della nostra scuola. La quale, va detto, per la gran parte di noi si è rivelata essere non soltanto una sperimentazione scolastica ma un’originale ed entusiasmante esperienza formativa ed umana. Per quanto importante, però, non si tratta solo di una questione affettiva. Il progetto ministeriale sperimentale del liceo classico europeo, come sappiamo, ha preso le mosse dai princìpi del trattato di Maastricht, dove la dimensione europea dell’insegnamento è raccordata all’apprendimento e alla diffusione delle lingue degli Stati membri e alla conoscenza della cultura e della storia dei popoli europei. In questo modo il liceo classico europeo si è visto assegnato il fine di favorire la formazione di una coscienza europea, in funzione di un rafforzamento sempre maggiore dell’Unione Europea.(http://it.wikipedia.org/wiki/Liceo_classico_europeo). Proprio perché possibile in connessione a convitti nazionali ed educandati femminili dello Stato, esso è stato istituito solo in 17 città: Torino, Milano, Parma, Prato, Teramo, Roma, Cosenza, Catania, Palermo, alle quali si sono aggiunte successivamente: Verona, Udine, Montagnana, Firenze, Napoli, Avellino, Reggio Calabria, Maddaloni. Essendo quindi in ballo la sorte di un’istituzione preziosa, non solo per noi ma per la Città di Cosenza e l’intera Calabria, non crediamo sia giusto assistere passivamente al suo declino e riversare totalmente nelle istituzioni preposte (come spesso da noi accade) la speranza che intervengano per risolvere il tutto magicamente. Pertanto dobbiamo darci da fare. A tal proposito, l’idea che ha riscosso finora più approvazione è stata quella riguardante la costruzione di un apposito sito internet, che valorizzasse e promuovesse il progetto e ne facilitasse l’organizzazione interna, diventando magari per noi ex studenti strumento di espressione e collaborazione per attività diverse. In verità il Liceo Europeo ha già una pagina web nel sito del Liceo tradizionale – www.liceotelesio.it – ma essa è alquanto scarna di informazioni e poco rappresentativa della straordinarietà del progetto didattico. Potremmo per cui creare un bel sito internet al nostro Liceo e presentarlo, con l’inizio del nuovo anno scolastico, in un apposito incontro-convegno, durante il quale ragionare sulle cause che hanno portato l’Istituto in questa situazione e sulle possibili soluzioni da adottare insieme. Un incontro, oltre che tra noi ed i nostri professori, anche con il Sindaco di Cosenza, il Provveditore agli Studi Garreffa (che tanto si è battuto per l’Europeo) l’attuale Provveditore, l’Assessore alla cultura della Provincia o della Regione, il Rettore del Convitto e la Preside del Liceo (con i quali abbiamo parlato e hanno già assicurato il loro pieno supporto logistico all’iniziativa), magari anche il Presidente del comitato per i festeggiamenti del cinquecentenario della nascita di Bernardino Telesio, ed altri ospiti interessati alla questione.
In virtù di quanto detto ci piacerebbe sapere cosa ne pensi, se condividi la nostra iniziativa o se hai idee alternative da proporci.
Un caro saluto e presto.

Alcuni Tuoi compagni di Scuola.

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