Colleghi Consiglieri, Sindaco, Cittadini presenti in sala e chi ci segue in differita televisiva,
già nello scorso Consiglio comunale sul bilancio denunciavamo il rischio di deriva finanziaria dell’Ente Comune.
Da allora, più volte e in più forme, abbiamo chiesto di sapere, mirando al più corretto svolgimento del nostro compito istituzionale di Consiglieri comunali di opposizione, la reale situazione economica della nostra Città, comprensiva di eventuali situazioni debitorie.
Ci è stato sempre risposto però che tutto, sebbene le difficoltà del periodo generale, procedeva correttamente e le situazioni debitorie sono state talvolta smentite, talaltra dichiarate nella loro minima parte e imputate più che altro, impropriamente, alle amministrazioni del passato.
Noi sapevamo, invece, che le cose stavano andando in modo diverso e oggi i documenti e le relazioni ufficiali danno purtroppo ragione a noi.
Situazione che ci fa soffrire doppiamente perché creata NON per investire sulla crescita economica e sociale della Città, bensì per soddisfare esigenze particolaristiche e secondarie, e perché si sta facendo pagare a caro prezzo sulla cittadinanza, con l’aumento massimo di tutte le imposizioni tributarie (facendo figurare Bisignano tra i Comuni con le tasse più alte d’Italia) e la mortificazione delle risorse che potrebbe risollevare l’economia: l’agricoltura, la zona industriale, Sant’Umile, la liuteria e la ceramica artistica, il territorio, il patrimonio storico, artistico e culturale di Bisignano.
La Città versa in un visibile e preoccupante degrado etico e strutturale. Commercio fortemente in crisi; centro storico abbandonato e spopolato; strade dissestate; Chiesa della Riforma ancora chiusa; rifiuti dappertutto; edifici e luoghi pubblici (come Museo della liuteria, Palazzetto dello sport o villetta del quartiere Giudecca) lasciati incustoditi, in stato di deterioramento e in balia dei vandali; quartieri periferici come Fria, Macchia Tavola, nucleo urbano Mongrassano e zona a monte, che lamentano l’assenza di essenziali servizi civili; aumento del numero di furti e rapine (anche a mano armata) come successo per i cavi telefonici, la stazione di rifornimento carburanti e il Notaio; cittadini stranieri non censiti che vivono in condizioni civili inaccettabili e rischiose anche per la sicurezza generale; piano regolatore inattuato e imprese edili ferme con cantieri aperti e abbandonati; sempre più giovani (e meno giovani) che hanno ripreso a emigrare in terre lontane.
E’ aumentato in questi anni altresì il grado di conflittualità politica e sociale. Mai, in così pochi anni, così tanti componenti di maggioranza, dirigenti amministrativi e tecnici collaboratori dell’Amministrazione comunale hanno lasciato i loro ruoli di responsabilità e incarichi istituzionali in aperto contrasto, anche giudiziario, con l’operato e gli atteggiamenti del Sindaco e degli esponenti della Giunta.
Cose che feriscono il sentimento di noi bisignanesi e di chiunque abbia un interesse o un legame affettivo alla nostra Città, e ci fanno vivere con maggiore angoscia e disagi questi anni difficili.
A fronte di tutto questo, ci è dispiaciuto molto constatare da parte Vostra atteggiamenti esuberanti e presuntuosi, spesso mirati a discreditare (senza pudore alcuno e volgarmente) l’operato e gli sforzi – pur esemplari – del passato, che hanno reso per decenni questa Città virtuosa per davvero.
A fronte di tutto questo, e in un livello crescente di sfiducia politica e istituzionale, non abbiamo riscontrato in Voi un adeguato e opportuno senso di responsabilità. Le Vostre indennità sono rimaste al massimo consentito dalla legge e le Vostre politiche economiche sono state rivolte a spese non urgenti e non necessarie: spese per arredo urbano, per la statua in vetro di Sant’Umile al viale, per i festeggiamenti civili con tanto di fuochi di artificio, per la macchina comunale nuova (costata solo 2.000 euro tra assicurazione e tassa di circolazione), per l’ edicola votiva alla Madonna a Soverano, per la segnaletica stradale, per consulenze esterne.
Avete insomma tentato di abbellire la nave e avete continuato a distrarvi, mentre la nave si dirigeva verso gli scogli!
Ciò, vogliamo ritenere, non lo abbiate fatto volutamente ma sia il risultato della Vostra sostanziale incapacità di programmazione dello sviluppo, di reperimento delle risorse laddove ci sono (Regione, Stato, ma soprattutto Unione Europea) e di valorizzazione delle risorse preziose ed esclusive che il territorio offre. Significativa, a questo proposito, la chiusura e quindi l’inoperosità dell’Ufficio Info Europa, attraverso cui poter intercettare fondi comunitari.
Quando Vi siete accorti che la rotta perseguita era sbagliata e pericolosa avete cercato prima di vendere beni storici della Città (come il Palazzo del Mercato coperto) riuscendo a vendere suolo pubblico come quello su cui sorge l’impianto della piscina e i due campi da tennis, poi avete alzato al massimo tutte le tariffe e le tasse ai cittadini (mandando in pochi giorni migliaia di cartelle di pagamento e compiendo – nella forzata complicità di alcuni uffici – numerosi errori amministrativi e abusi istituzionali, come quelli che viziano le cartelle dell’Ici o l’installazione di autovelox, nonostante i viaggiatori sono costretti a viaggiare tutti i giorni su strade di pessimo stato. Infine, avete incrociato fortunatamente l’intenzione della Regione Calabria (anche questa assai discutibile) di realizzare un mega impianto di rifiuti per poter così raggiungere livelli opportuni di una raccolta differenziata, su cui però non si è finora mai creduto e investito veramente. E così avete accettato – discostandoVi da tutti i principi di correttezza, buon senso e trasparenza che dovrebbero guidare la Pubblica amministrazione – di svendere la nostra Città alle intenzioni – poco nobili – di una Amministrazione regionale che si è già distinta – giova evidenziarlo – per aver chiuso in fretta e furia ospedali, tagliato corse di autobus e treni, e altre scelleratezze simili politiche pubbliche.
I cittadini di Bisignano hanno però capito che il passato, nonostante tutti gli errori commessi e nonostante il costruito e ripetuto tentativo ideologico di screditarlo, fosse ORO rispetto ad un presente sempre più precario, degradante e pericoloso. La manifestazione partecipata di ieri con centinaia di cittadini e decine di trattori contro l’impianto di rifiuti, e la cospicua e appassionata partecipazione di oggi, ne sono le prove più eloquenti.
In nostro soccorso e in soccorso della Città è intervenuto l’Organo di revisione, la dott.ssa Maria Teresa Albano, (con la quale mi complimento ufficialmente) la quale ha prima fatto rilevare i cospicui debiti fuori bilancio – tenuti finora nascosti – poi ha espresso pareri mai così negativi e duri sulle operazioni finanziarie ed economiche perpetuate dall’Amministrazione comunale di Bisignano, non riconoscendo addirittura ben 900.000 euro di debiti fuori bilancio fatti dal IV settore, per insufficienza dei requisiti soggettivi ed oggettivi previsti dalla normativa. A dimostrazione che, il nostro sistema giuridico nazionale permette numerosi abusi ma dispone anche degli strumenti e degli organi che producono anticorpi per tali abusi.
Significative, a tal proposito, le citazioni dell’Organo di Revisione dei conti, contenute sul PARERE sulla proposta di Bilancio di previsione 2013.
” .. Già l’Organo di Revisione precedente aveva rilevato la mancata attestazione di esistenza o inesistenza di debiti fuori bilancio al 31/12/2012, dovuta da tutti i responsabili di Settore….
… L’attuale Organo di Revisione ha così giustamente rilevato e rivelato debiti fuori bilancio pari a € 1.669.516,87, sia di parte corrente che di parte capitale. …
… L’attività dell’Organo di Revisione è stata fortemente rallentata ed ostacolata dal censurabile comportamento di taluni settori, come risulta dalla corrispondenza agli atti dell’Ente….
… Tale situazione (debitoria) rappresenta gravi irregolarità nella gestione contabile pregressa che potrebbe far perdere di significatività ai Rendiconti degli esercizi precedenti e necessita di segnalazione alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti. …
… Si evidenzia inoltre che tra le condotte elusive ai fini del rispetto del Patto di stabilità assumono particolare rilievo prassi che contravvengono al principio di integrità e universalità del bilancio, come nel caso del rinvio a successivi esercizi di pagamenti eccedenti i limiti previsti dal patto con conseguente formazione di debiti fuori bilancio, e che pertanto contraddicono il principio di veridicità del bilancio…. …”
Considerato tutto quanto detto, ci state chiedendo di approvare un bilancio di previsione che si discosta dal principio di veridicità sancito dalla legge e il cui equilibrio ha comportato un prezzo altissimo per la nostra Città e le nostre Famiglie.
Nel bilancio infatti avete previsto:
366.584 € recupero imposta ICI: sanzioni ed interessi nuovi accertamenti periodo 2007/2011.
(ci risulta che molti cittadini hanno prodotto ricorso in autotutela ed è intenzionata a fare anche ricorso in commissione tributaria avverso queste cartelle e ne avete incassato finora solo circa 30.000). L’Ente quindi non li incasserà e il bilancio risulterà squilibrato. Ce lo conferma ?
L’imposta IMU è stata confermata al 10,60 per mille, anch’essa al massimo consentito dalla legge, ed essa non solo – non è retorico ricordarlo – grava su quei cittadini che hanno investito i sacrifici di una vita per costruire la casa ai figli (essendo nostra tradizione economica investire sulla casa più che su ogni altro bene) quanto blocca e bloccherà ulteriormente lo sviluppo della nostra Città perché l’Imu la pagheranno chi ha una seconda casa e tutti quelli che hanno un’attività commerciale, un’attività produttiva, un’officina, un negozio, un bar, un ristorante, ecc.
L’aliquota IRPEF, al 2,83%, è stata confermata tra le 138 aliquote più care d’Italia (per come emerso dal Corriere della Sera del 30 marzo dell’anno scorso). E questa è una tassa di cui i cittadini non si accorgono perché viene prelevata direttamente dall’Ente dai datori di lavoro, nel caso di impiegati del settore privato, dall’Inps nel caso di impiegati nel settore pubblico.
di TARES prevedete di incassare la bellezza di 1.302.599 € , oltre il 30% dell’anno scorso, nonostante il servizio sia stato indecente, cumuli di spazzatura imperano dappertutto sul territorio, anche in luoghi prossimi ad abitazioni e attività commerciali, sprigionando diossina e veleni nell’aria quando vengono bruciati, e nonostante gli operatori ecologici non percepiscano lo stipendio da oltre 5 mesi (!!!)
di ACQUA prevedete di incassare 627.950 €, con un aumento addirittura di € 247.000 rispetto all’anno precedente! (anche qui nonostante la scorsa estate il servizio è continuato ad essere inefficiente, soprattutto per alcune intere zone del territorio).
E così per il CIMITERO e tutti gli altri settori !
Tutto al massimo! Compresa l’indennità di carica, ovvero lo stipendio, che avete per qualche motivo ulteriormente aumentato di 5.886 euro! Mentre molti nostri concittadini non percepiscono lo stipendio da mesi, perdono il lavoro e mentre il Governo Letta vara l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (!!!)
Una navigazione a vista con mancanza di programmazione e progettualità!
In considerazione di tutto questo possiamo noi approvare il Vostro operato e votare questo bilancio?
Non possiamo!
Non solo non lo votiamo, ma chiediamo anche a Voi di non votarlo!
Grazie