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Luzzi

Buonasera, sono Francesco Lo Giudice, capogruppo consiliare insieme al collega Fucile dell’opposizione a Bisignano.
Quindi parlo a nome del gruppo consiliare Alleanza Democratica e anche a nome e per conto del Partito Democratico di Bisignano.
Saluto tutti Voi cittadini di Luzzi, gli amici democratici e il Segretario Angelo D’Acri, il collega capogruppo di opposizione Andrea Guccione, l’amico Daniele D’Andrea, il Sindaco, i Consiglieri tutti.
Sono onorato di essere qui tra Voi e mi complimento con le forze di opposizione di Luzzi per aver voluto questo Consiglio comunale aperto.
C’è un proverbio cinese che dice: <<L’inizio della saggezza è chiamare le cose con il proprio nome>>. Io allora questa sera vorrei poter dimostrare un po’ di saggezza e definire questa vicenda in 2 grandi ERRORI e 1 grande OPPORTUNITA’.
Il primo ERRORE è quello commesso dall’attuale Amministrazione regionale Scopelliti, con il Suo modo di agire inaccettabile! L’Amministrazione di Scopelliti infatti dopo aver assecondato il taglio di ospedali e trasporti pubblici in Calabria, dopo 17 ANNI di Commissariamento regionale del settore RIFIUTI, ossia dopo ben 17 anni (terminati) di legislazione speciale per la gestione e la soluzione dei rifiuti, dopo 17 anni di regime legislativo straordinario l’Amministrazione Scopelliti ha preso una DECISIONE come se si fosse ancora autorizzati ad agire in regime legislativo speciale! E questo lo dimostra il fatto che si vogliono costruire, in spregio a qualsiasi principio di partecipazione, governance e coinvolgimento dei cittadini e dei Suoi rappresentanti istituzionali e politici, uno degli impianti di raccolta e selezione rifiuti dei più grandi d’Europa (quello di BISIGNANO – Cs) e una delle discariche più grandi d’Europa (quella di BORGIA – Cz)!
Ovvero la REGIONE CALABRIA di Scopelliti anziché avviare una concertazione con i Rappresentanti delle province e dei comuni per POTENZIARE il sistema di RACCOLTA e SELEZIONE DIFFERENZIATA dei rifiuti, anziché puntare su politiche di RIDUZIONE e RICICLAGGIO a monte dei rifiuti; anziché avviarsi vero il traguardo dei RIFIUTI ZERO, come sta facendo tutto il MONDO CIVILE, va indietro facendo una manifestazione d’interesse di mega impianti senza doverosamente comunicare le caratteristiche di questi ultimi.
Il secondo grande ERRORE l’hanno fatto i comuni di Bisignano, Luzzi e gli altri comuni che hanno accettato di partecipare a questo invito della Regione. Hanno accettato cioè, senza sapere cosa stessero andando ad accettare, di aderire (e poi firmare come nel caso di Bisignano) alla costruzione di questo impianto di cui non è stato fornita la necessaria documentazione.
Gli errori suddetti sono errori inaccettabili, anche e soprattutto perché in questi errori si persevera nonostante le resistenze delle popolazioni interessate e degli stakeholders coinvolti, come agricoltori e imprenditori agricoli, componenti di associazioni, amministratori locali, ecc. Errori che sono stati per fortuna arginati e che si sta cercando di pregiudicare da parte di NOI opposizioni politiche e sociali sia di Bisignano che di Luzzi.
Nell’approfondire le tematiche sulla gestione dei rifiuti e le relative politiche vengo a conoscenza di un episodio significativo che ben fa capire la nostra situazione: pensate che la PROVINCIA DI TORINO nell’anno 2000, (cioè 13 anni fa !!!), la provincia di Torino dove molti di noi meridionali siamo costretti ad emigrare per poterci realizzare, incarica la costituzione di una Commissione per decidere il sito di costruzione di una discarica e di un inceneritore nel territorio provinciale. Affida la presidenza di questa Commissione all’esperto docente universitario LUIGI BOBBIO, che la racconta nel saggio ‘’Come smaltire i rifiuti. Un esperimento di democrazia deliberativa’’ pubblicato sulla nota rivista STATO E MERCATO n. 64 dell’aprile 2002.
Ebbene, pensate che SOLO PER INDIVIDUARE IL SITO dove ubicare questi impianti, si è formata una COMMISSIONE formata da 46 (!!!) componenti, tra cui esperti universitari, tecnici, amministratori locali, componenti e rappresentanti di associazioni ambientaliste, del territorio, dei partiti, che ha lavorato per ben 17 MESI (!!!) con una media di 2 riunioni al mese! QUESTO PER SCEGLIERE IL PUNTO DOVE COLLOCARLE E valutarne impatto ambientale, impatto sull’economia, sul sistema trasporti, sulla vicinanza di aree agricole e prodotti di pregio agricolo, ecc. Pensate che differenza! Da noi il sito è stato scelto all’oscuro di tutte le parti sociali e politiche interessate e in poche settimane!
Vi racconto brevemente cosa è successo a Bisignano, perché è giusto che si sappia, in quanto questa cosa avrà ripercussione sul nostro futuro.
5 giorni prima (e ripeto 5 giorni prima !!!) del Consiglio Comunale convocato per la ratifica della convenzione tra il Comune di Bisignano e la Regione Calabria, noi Capigruppo consiliari siamo stati avvisati dell’intenzione di firmare l’autorizzazione a costruire questo mega impianto nel nostro territorio. Un procedimento amministrativo avvenuto senza il necessario coinvolgimento delle parti che subiscono le conseguenze di tale scelta, contrariamente ai principi di trasparenza della Pubblica Amministrazione. Quando abbiamo chiesto le caratteristiche di questo impianto, le prime riunioni ci è stato risposto a voce, (senza portare NESSUN DOCUMENTO) nelle riunioni successive ci è stato consegnato un documento fatto di due pagine word NON FIRMATE, NE AUTENTICATE DA NESSUNA ISTITUZIONE, NE’ FIRMATE DA NESSUN TECNICO, dove erano elencate le caratteristiche. Abbiamo quindi espresso le nostre perplessità, abbiamo chiesto di prendere tempo, di andare a vedere l’impianto laddove ce ne fosse uno simile, abbiamo chiesto di indire un referendum (vista la grandezza dello stesso – destinato a raccogliere 180.000 tonnellate di rifiuti all’anno da tutta l’area Calabria Nord che è una zona vastissima con 155 comuni e circa 700.000 abitanti). NIENTE DI NIENTE! C’è stato tutto negato!
Tutto portato avanti con una fretta eccessiva che ha portato a FIRMARE una convenzione con PARTICELLE NON COINCIDENTI, (successivamente corrette) su aree VINCOLATE; è stata così subito preparata una nuova convenzione e poi firmata con commissioni convocate nel giro di pochi giorni per convocare i Consigli comunali, di cui l’ultimo è stato anche convocato con CARATTERE D’URGENZA quando invece di tutto c’era bisogno che decidere questa cosa con URGENZA!
Non è tutto! Noi ci appelliamo così alle Istituzioni superiori e chiediamo convocazione presso la COMMISSIONE AMBIENTE della REGIONE CALABRIA che ci invita a relazionare per ben TRE VOLTE a Reggio Calabria. Ebbene dovete sapere che 2 VOLTE SU TRE il Sindaco Umile Bisignano e l’assessore all’ambiente PUGLIANO NON SI SONO PRESENTATI ANCHE ESSENDO STATI CONVOCATI UFFICIALMENTE DALLA COMMISSIONE A RELAZIONARE IN MERITO! Il DIRIGENTE del Dipartimento ambiente GUALTIERI, invece, NON è VENUTO NEANCHE UNA VOLTA! Lui che è il responsabile del procedimento amministrativo non si è presentato una volta a spiegare le ragioni di questa operazione e di questo impianto. IL vicepresidente della provincia di Torino che invece era il responsabile del procedimento di quel caso che citavo sopra, è stato presente a tutte le riunioni (così è scritto nel saggio che ho citato).
Anzi, hanno fatto di più: mentre la Commissione regionale ambiente (composta sia da consiglieri regionali di maggioranza che di minoranza) accoglieva le nostre perplessità e rinviava il confronto per chiarire i termini della questione, REGIONE E COMUNE DI BISIGNANO FIRMANO LA CONVENZIONE!!!
Allora qual è lo scopo di questa operazione ? E’ davvero quella di risolvere il problema dei rifiuti ?? E se fosse questo, perché farlo così di nascosto e così di fretta ???
Ancora: tutta questa operazione nonostante tutti gli stakeholders (portatori di interesse) si sono detti e dichiarati contrari (a tal proposito c’è un documento delle associazioni agricole della provincia di Cosenza che è molto significativo), nonostante le vigorose e sensate poteste, con tanto di documenti alle mani, nonostante i tanti rapporti economici e sociali che dicono che il settore dei rifiuti è uno di quelli più pervasi dall’infiltrazione della criminalità organizzata.
Un’altra riflessione che mi permetto in questa sede condividere: LE DIMENSIONI. Come mai un impianto così grande? Uno dei più grandi d’Italia e probabilmente d’Europa, destinato a raccogliere (questo ci veiene detto ma non è attendibile) 180.000 tonnellate di rifiuti all’anno??? Non si poteva pensare di fare più impianti di più piccole dimensioni che servissero 4 / 5 finanche 10 comuni così da non sconvolgere le aree dove vengono ubicati?
E poi: oltre ai tanti principi legislativi disattesi ve n’è uno disciplinato nella direttiva comunitaria che si citava, la 19998 del 2008, ossia il PRINCIPIO DI PROSSIMITA’! Prossimità vuol dire che l’Unione Europea, per evitare inquinamenti di varia natura e sprechi di risorse impone che i rifiuti vengano smaltiti in luoghi VICINI a quelli dove i rifiuti si producono!!! Ed è PROSSIMITà secondo Voi un camion che da Roseto Capo Spulico deve raggiungere il nostro territorio a oltre 120 km di distanza ??? o un camion che deve arrivare dal nord della Calabria Tirrenica ??? No ! questa non è prossimità, questa è LONTANANZA!
Un’ulteriore riflessione: l’ALLOCAZIONE! Ma dico l’avete vista la nostra Valle del Crati ? Io sono sicuramente di parte e quindi ciò che dico è relativo, ma ritengo che la Media Valle del Crati sia una delle zone più belle della Calabria! ‘’L’aerosa vasta valle’’ come la definiscono i poeti! Una zona ad alto potenziale agricolo e agrituristico, turistico culturale e gastronomiche. Anche qui ci siamo documentati e abbiamo scoperto che nel comune di Bisignano e nei cinque sei comuni intorno al sito dove dovrebbe sorgere il mega impianto sono iscritte alla camera di commercio ben 1.174 aziende agricole (!!!) Questo sapete che significa ? Che ce ne sono altrettanto non dichiarate, di famiglie che coltivano la verdura e la frutta e ci campano vendendola ai lati delle strade o a persone conoscenti. Non solo da noi abbiamo anche prodotti di pregio agricolo (come il fico cosentino dop e altri) che hanno bisogno di veder preservato l’ambiente dove crescono.
Dunque gli ERRORI li ho detti, mi resta da dire l’OPPORTUNITA’ e mi avvio alla conclusione:
Diceva il grande Giovanni Paolo II che a volte il male si rivela utile per produrre un bene più grande!
Ecco, io in tutta questa vicenda ci vedo una sola, grande cosa positiva, ossia il fatto che tutti noi amministratori, cittadini, ambientalisti, giornalisti, ecc. siamo da novembre a riunirci un po’ ovunque per discutere e confrontarci sulla gestione dei rifiuti, e temi quali l’ambiente, l’energia, l’agricoltura, l’imprenditoria e lo sviluppo locale!
Ossia, cari colleghi consiglieri di Luzzi e cittadini tutti, questa situazione ci sta offrendo l’opprtunità, la grande opportunità, di sederci intorno a un tavolo noi città della Media Valle del Crati e avviare giuste e responsabili COOPERAZIONI per la gestione non solo del problema dei rifiuti, ma per tutti i servizi più importanti come i trasporti, la sanità, la tutela del territorio, ecc. Perché il futuro è risolvere insieme i problemi che travalicano i confini comunali.
Incominciamo cioè a UNIRCI non per scongiurare GUAI E PERICOLI come abbiamo fatto stasera, ma per progettare SOLUZIONI e SVILUPPO!
Qui c’è una cosa da RIFIUTARE (permettetemi di dirlo senza retorica). Ed è l’idea che il nostro destino lo debbano continuare a gestire altri contro i nostri interessi e mancandoci di rispetto!
Aspettiamo dunque fiduciosi l’esito dei ricorsi al Tar e continuiamo a lottare senza sosta perché questa è una battaglia che possiamo, che DOBBIAMO vincere!
Vi ringrazio!

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