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Presidente del Consiglio, Sindaco, Colleghi Consiglieri, Cittadini tutti,

il gruppo Alleanza Democratica, unitamente alle forze politiche di opposizione a questa Amministrazione e unitamente ad alcune amministrazioni di comuni limitrofi, esprime la Sua contrarietà all’operazione che oggi si va compiendo frettolosamente, non tanto per la natura dell’impianto in sé, (che risulta ancora poco chiara), quanto per le sue sovradimensioni e le modalità, oltremodo discutibili, con le quali lo si propugna e impone alla cittadinanza bisignanese e alla comunità della Valle del Crati.

Non siamo – lo esprimiamo subito a scanso di equivoci – contrari all’utilizzo di impiantistica per la risoluzione del problema rifiuti, che riteniamo problema di necessaria soluzione,  ma dichiariamo la nostra sincera preoccupazione per una politica pubblica di rilevante importanza e tuttavia compiuta in spregio dei principi di trasparenza e concertazione che politiche di questa natura rendono doverose.

Un’operazione amministrativa esecrabile in quanto volutamente celata al fine di evitare possibili contrapposizioni politiche e reazioni sociali, facendosi così beffa di ogni forma di partenariato politico e sociale e di esigenze di governance dei territori con gli altri attori interessati (quali forze politiche e consiliari, amministratori dei comuni vicini, associazioni ambientaliste, in ultimo ma non per ultimo, i cittadini).

Noi forze di minoranza consiliare, ma non elettorale (dal momento che  – lo ricordiamo – siamo in questi banchi a rappresentare oltre il 60% dei cittadini di Bisignano) siamo stati infatti informati della stessa operazione e chiamati a votare la convenzione vincolante con la Regione Calabria senza la possibilità di visionare in tempo utile e appropriato, ma solo pochi giorni prima, la convenzione medesima, le caratteristiche tecniche e il progetto dell’impianto di cui trattasi.

Un comportamento che non possiamo condividere e che appelliamo alla sensibilità e alla professionalità dei dirigenti amministrativi coinvolti e che risulta altresì contrario non solo al buon senso politico e amministrativo, ma al programma elettorale per il quale siete stati eletti rappresentanti di governo della popolazione, che prevedeva solidarietà e partecipazione nelle scelte riguardanti la gestione della Città e nella formulazione del bilancio economico. Un’operazione, inoltre, palesemente contraria alle precedenti prese di posizione politiche ed amministrative riguardanti il Sindaco e alcuni componenti della Giunta, in riferimento all’impianto di termovalorizzazione di cui si è discusso nell’anno 1999 e a cui ci si è fortemente e platealmente opposti, e all’impianto a bio-massa che qualche anno addietro si è impedito di fare alla più grossa azienda produttiva del territorio, per motivi di rischi per la salute, sicurezza ambientale e igiene pubblica (nonostante quest’ultimo fosse progettato nel massimo rispetto dei valori ambientali e da considerare quale impianto da fonte rinnovabile). Un’operazione dunque singolare e curiosa compiuta raggirando, piuttosto che affrontando e convincendo (come sarebbe stato opportuno in questo caso) le opposizioni politiche e sociali e di fatto accolta per risolvere l’emergenza finanziaria in cui si è irresponsabilmente fatto cadere il Comune piuttosto che per risolvere l’emergenza rifiuti in cui per anni si è fatta stare la Città. L’ennesima dimostrazione, insomma, della concezione verticistica e autoritaria attuata dal Vostro operare nel governo della cosa pubblica.  

Un impianto di enormi dimensioni, volto a soddisfare esigenze infrastrutturali di tutta l’area ‘’Calabria Nord’’, destinato a raccogliere (così si legge nel documento) ben 180.000 (!!!) tonnellate di rifiuti all’anno e che si vorrebbe ubicare in una delle più belle zone della Calabria (la Media Valle del Crati) in prossimità di due fiumi (il Muccone e il Crati), e in una zona a spiccata vocazione agricola, (come più volte dagli stessi Amministratori di maggioranza ricordato, inconciliabile – fino a qualche mese fa, ora non più (!) – con lo sviluppo industriale).

Un enorme impianto che (almeno da quanto risulta dalla relazione tecnica che ci è stata fornita in carta semplice) ha poco o nulla a che fare con la Raccolta Differenziata (RD), accogliendo più che altro il cosiddetto ‘’tal quale’’, ovvero l’indifferenziato, ossia la classica spazzatura. Considerando infatti che i dati sulla Raccolta Differenziata (RD) in provincia di Cosenza la stimino pari a 278.000 tonnellate annue, e considerando che la RD sia ad oggi intorno al 12% (ossia circa 33.000 tonnellate annue) ci chiediamo – e soprattutto Vi chiediamo – da dove vengano fuori le 180.000 tonnellate di rifiuti.

Un impianto che, per dimensioni, probabilmente non ne esistono eguali in Italia e che, impropriamente, è stato associato a quello di Cipro, in quanto dal video di presentazione quest’ultimo risulta più piccolo poiché sembra non selezionare e non trattare il cosiddetto rifiuto organico, che invece verrebbe trattato in quello di Bisignano.  Un impianto, inoltre, che pur presentato come ‘’non inquinante’’ dalla Giunta qui presente, prevede un indennizzo di un milione di euro all’anno (!!!) per tre anni (!!!). 

E perché mai – ci chiediamo e soprattutto Vi chiediamo – un impianto non inquinante (come Voi frettolosamente ce lo presentate ma soprattutto frettolosamente lo imponete – in concerto con l’Amministrazione Scopelliti – alla popolazione cratense), come mai un impianto non inquinante dicevo prevede da parte della Regione un’ ‘’… adeguata dotazione economica … (pari appunto a un milione di euro l’anno) per il disagio arrecato dalla presenza degli impianti ‘’, così come risulta dalla convenzione oggetto della  nostra assemblea ?

Assemblea peraltro convocata come al solito di mattina, per evitare quella tanto decantata partecipazione del popolo, a cui soprattutto il Sindaco si è sempre dichiarato solidale. Cosa verrà detto al popolo dei nostri allevatori, imprenditori agricoli, ristoratori e commercianti ora che, scongiurato il termovalorizzatore, si vuole imporre un impianto / discarica di più grandi dimensioni e di probabile più nocivo impatto ambientale, dato che è in corso una polemica sugli impianti a digestione anaerobica anche nei comuni virtuosi a cui Vi fregiate –impropriamente anche in questo caso – di appartenere ? Quanti posti di lavoro si stanno promettendo alla gente bisognosa, in luogo di quei (non attendibili) 50 / 60 posti di lavoro dichiarati ?

Un impianto dunque che ci pare incompatibile anche con lo Statuto comunale che all’art. 5 (comma g) disciplina l’azione amministrativa del Comune ad  ‘’…uno sviluppo industriale nel rispetto della salvaguardia ambientale e (al comma i) ‘’… la valorizzazione e la salvaguardia dei prodotti tipici…’’ nonché all’art. 9 , la tutela dell’ambiente e il divieto di insediamenti altamente inquinanti, recitando testualmente:

<<L’ambiente, prima ancora che una risorsa economica, è un bene che appartiene alla collettività, perciò i singoli cittadini, il Comune, le associazioni, ognuno per la propria parte, ruolo e competenze, devono esercitare il diritto – dovere di tutelarlo. All’interno del territorio comunale non è consentito l’insediamento di impianti altamente inquinanti. La Città di Bisignano aderisce alla dichiarazione dei principi sanciti dalla Carta Aalborg nella conferenza europea tenutasi in Danimarca il 27 maggio 1994 ‘’per un modello urbano sostenibile delle città europee’’>>.

Siamo quindi seriamente preoccupati! Siamo preoccupati per le modalità con le quali si sta decidendo l’ubicazione di un impianto che, per la sua grandezza, vedrà certamente sconvolgere una porzione importante del nostro territorio, con un transito continuo di camion dei rifiuti da tutti i 155 comuni della provincia di Cosenza che, uniti ai già non pochi camion che arrivano per il depuratore, probabilmente renderanno inospitale una buona parte della nostra valle! 

Siamo preoccupati per il modo come, dopo 16 anni di commissariamento infruttuoso del settore rifiuti, la Regione di Centro destra abbia optato per un impianto di siffatta natura e dimensioni, anziché puntare a investire realmente sulla raccolta differenziata e la strategia dei rifiuti zero, verso cui sta procedendo tutto il mondo sviluppato e civile.

Siamo preoccupati per il modo come dopo circa otto anni di Amministrazione Bisignano non si sia riusciti ad avviare a soluzione il problema della nettezza urbana, nonostante le continue sollecitazioni pervenute dalla cittadinanza e dalla opposizione.

Siamo preoccupati, infine, perché gli ultimi rapporti economico e sociali e le ultime vicende in Campania, e dappertutto in Italia, ci parlano del settore rifiuti come di un settore fortemente pervaso dagli interessi della criminalità organizzata. Siamo preoccupati per il già altissimo tasso di inquinamento ambientale dei nostri territori e l’angosciante crescita di tumori e patologie gravi che stanno affliggendo sempre di più le nostre popolazioni e le nostre famiglie.

Noi esponenti del gruppo consiliare Alleanza Democratica, quindi, all’unisono con i colleghi del gruppo Bisignano al Centro e certi di rappresentare su tale argomento molti cittadini bisignanesi e non, siamo quindi preoccupati per le ripercussioni che tale impianto, (che andiamo frettolosamente ad approvare oggi ma che dubito sorgerà mai per come concepito) potrà avere sul nostro futuro.  

Per tutti questi motivi Vi proponiamo – (chiedendo cortesemente al Segretario comunale di inserire tali proposte nella premessa alla delibera che verrà formulata, oltre che naturalmente a verbale) – il rinvio dell’approvazione della sottoposta convenzione  per avere il tempo di: 

–          consultare dei tecnici esperti in materia, nonché i rappresentanti della Regione Calabria e valutare insieme a loro progetto e impatto ambientale;  

–          consultare l’opinione pubblica attraverso un referendum popolare (vista l’enormità dell’impianto), in modo da dare ai cittadini la responsabilità di farlo sorgere o meno (anche tramite gli strumenti informatici e internet, per non gravare sul già dissestato bilancio comunale);

–          un sopralluogo di noi consiglieri comunali in un impianto simile, per valutarne di persona (prima di approvarlo) funzionamento, caratteristiche e impatto.

Sono proposte che, alla luce delle considerazioni fatte, ci sembrano ragionevoli e vogliono appartenere a un modo di fare politica formulato nell’interesse generale, al quale crediamo vogliate appartenere anche Voi.

Nel caso la suddetta proposta di rinvio non venisse accolta, ci vediamo costretti a votare in modo contrario alla convenzione di che trattasi e a ricorrere in tutte le sedi opportune per evitare questo errore politico ed amministrativo.

Grazie!

Francesco Lo Giudice
capogruppo Alleanza Democratica.

Letta in sede di Consiglio Comunale il 29 ott. 2013

 

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