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Margherita Hack
Margherita Hack

Voglio rendere omaggio ad uno dei più grandi geni che l’Italia abbia mai donato all’umanità, Margherita Hack, pubblicando lo scambio di e-mail intercorso tra Noi in occasione della Giornata Nazionale del Ricercatore Scientifico che si è tenuta all’Università della Calabria nell’ottobre 2009 e che ho avuto l’onore di ideare ed organizzare insieme ai colleghi dottorandi e ricercatori dell’Ateneo.

Lo faccio perché ritengo che la Sua risposta sia una delle più belle cose scritte sulla ricerca scientifica, e sul rapporto tra la ricerca scientifica, l’università e la politica in Italia. E per questo è meritevole di essere conosciuta ai più.

Erano i giorni dell’approvazione della Riforma sull’Università a firma del Ministro Maria Stella Gelmini.

—– Original Message —– From: “Francesco Lo Giudice” <logiudice@unical.it>
To: <margherita.hack@libero.it>
Sent: Sunday, August 30, 2009 4:19 AM
Subject: invito GIORNATA NAZIONALE del RICERCATORE SCIENTIFICO UniCal 09/10 ottobre 09

Eccellentissima Professoressa Hack,

sono Francesco Lo Giudice, dottorando di ricerca presso il
Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’Università della
Calabria.

Le scrivo a nome e per conto dei ‘Ricercatori Precari dell’Università
della Calabria’, con i quali, in seguito alle politiche universitarie
dell’attuale Governo, stiamo impiegando tempo, risorse ed energie al
fine di contribuire nel migliorare la situazione della ricerca e di
quanti l’hanno scelta come professione di vita, nel nostro Ateneo e
nel nostro Paese.

Ogni crisi, Lei sa meglio di noi, è anche un’opportunità per ripensare
se stessi e la realtà in cui si opera. E’ per questo motivo che con i
colleghi abbiamo pensato che questo momento delicato che sta
attraversando il sistema universitario nazionale, assunto nell’alveo
dei capri espiatori nazionali, possa essere l’occasione per ripensare
seriamente e serenamente l’università pubblica e la ricerca
scientifica nel nostro Paese e, reagendo a queste politiche
governative secondo noi smisurate, oltre che palliative, abbiamo
deciso di lanciare l’idea della GIORNATA NAZIONALE della RICERCA
SCIENTIFICA.

Una giornata, che abbiamo individuato nel 09 OTTOBRE 2009 e che
potesse non solo essere l’occasione per un confronto tra i componenti
del mondo universitario e della ricerca e un momento per rilanciare il
dibattito a livello nazionale, ma diventare anche un appuntamento
fisso annuale del Paese in cui fare regolarmente il punto del settore
della Ricerca scientifica in generale, evidenziandone carenze e
potenzialità.

Una giornata, autorizzata e sponsorizzata dall’Università della
Calabria e dal suo Rettore, con convegno/dibattito mattina e
pomeriggio in Aula Magna, con festa dei ricercatori la sera, e con
conferenza/workshop il giorno seguente per riflettere su quanto si è
detto il giorno prima e lavorare alla stesura di un documento
ufficiale da divulgare attraverso apposita conferenza stampa.

Abbiamo scelto il giorno 9, perchè 9, come sa, è l’articolo della
Costituzione Italiana attraverso cui la nostra Repubblica si impegna a
promuovere e valorizzare la ricerca scientifica e tecnica, e ottobre
come mese, perchè ad ottobre potremmo avvalerci della ripresa delle
attività accademiche dopo la pausa estiva, e quindi della presenza di
ricercatori, docenti e studenti tutti.

La stessa giornata avrà come tema il rapporto “Ricerca & Precarietà”,
perchè la precarietà a cui siamo sottoposti noi giovani ricercatori è
la questione di cui secondo noi si dovrebbe preminentemente
preoccupare l’attuale Governo e i futuri Governi, e come slogan
promozionale: SCIENZA + ARTE = RICERCA, proprio a voler sottolineare
che ciò che anima questa meravigliosa missione/professione della
ricerca scientifica sono, come lei sà ed insegna al mondo, la SCIENZA,
come sinonimo di applicazione, approfondimento, studio specialistico e
sperimentale e l’ARTE, come sinonimo di genio, estro, creatività.

A questa GIORNATA NAZIONALE abbiamo invitato i Rettori degli Atenei
d’Italia, i rappresentanti del mondo universitario e della ricerca a
livello nazionale e locale, le autorità locali, i rappresentanti del
mondo delle imprese e del lavoro, i rappresentanti del mondo
sindacale, i giornalisti esperti del settore e naturalmente i
ricercatori di tutta Italia. Ci hanno già dato conferma di
partecipazione diverse personalità del mondo accademico, giornalistico
e politico nazionale, compreso l’ex ministro all’Istruzione e Ricerca
Fabio Mussi.

Le scrivo, pertanto, per dirLe che saremmo onoratissimi e felicissimi
di avere anche Lei a questo incontro, quale ospite d’onore e relatrice
d’eccezione, quale icona della Scienza nel nostro Paese e nel mondo,
nonchè persona interessata alle dimaniche sociali, politiche e
culturali in generale. La sua presenza sarebbe per noi giovani
ricercatori un incoraggiamento a continuare a dare il meglio di noi,
anche in condizioni non sempre del tutto ottimali. Sarebbe un
incoraggiamento straordinario a continuare con determinazione, e un
incoraggiamento anche per tutti quegli studenti che oggi hanno
intenzione di intraprendere questa meravigliosa professione di vita.
Sarebbe straordinariamente bello poterci avvalere della Sua persona e
della Sua esperienza. Ci venga ad aiutare a rilanciare l’attenzione
sul nostro settore e sulle nostre condizioni di lavoro e di vita. Ci
aiuti a cogliere l’opportunità per ricordare al Paese l’importanza
della ricerca scientifica.

Se non Le riuscisse, viceversa, essere presente, saremmo altresì
onorati di avere un qualsiasi Suo contributo (un intervento in video
conferenza, un documento scritto, ecc.).

Mi scuso se Le faccio pervenire questo invito in ritardo, ma prima di
contattarLa volevamo essere sicuri della fattibilità della Giornata
stessa.

Nella speranza di averle trasmesso l’entusiasmo che ci sta animando a
creare questa giornata di riflessione nazionale, utile a noi giovani
ricercatori, al sistema universitario del Paese e certo che La S.V. si
farà, insieme a noi, promotore della prima edizione della GIORNATA
NAZIONALE DEL RICERCATORE SCIENTIFICO all’Università della Calabria, e
che insieme a noi contribuirà a creare questo bell’evento culturale e
mediatico, La saluto cordialmente e affettuosamente a nome di tutti i
colleghi augurandoLe buon lavoro e attendendo un Suo cortese cenno di
riscontro.

Francesco Lo Giudice e Ricercatori Precari Unical.

——————

Lei mi rispose:

Data: Sun, 30 Aug 2009 17:40:57 +0200 [30/08/2009 17:40:57 CEST]
Da: Margherita Hack <margherita.hack@libero.it>
A: Francesco Lo Giudice <logiudice@unical.it>
Oggetto: Re: invito GIORNATA NAZIONALE del RICERCATORE SCIENTIFICO UniCal 09/10 ottobre 09

Gentile Dott. Francesco Lo Giudice, avrei partecipato volentieri alla vostra manifestazione, a cui do la mia adesione, ma mi è mpossibile venire di persona sia per gli impegni che ho proprio in quei gioni a Roma, sia perchè alla mia tenera età di 87 anni diventa sempre più difficile muoversi
Cordiali saluti
Margherita Hack

Qualche giorno dopo, esattamente il 05 settembre 2009, mi fece arrivare la seguente mail, che lessi pubblicamente all’inizio della manifestazione: 

Cari colleghi, non potendo per ragioni di salute essere presente alla vostra manifestazione, desidero esprimervi la mia solidarietà. In un paese come il nostro, in cui si parla sempre di innovazione si dimentica che l’innovazione si fa con la ricerca e la ricerca si fa con i ricercatori. Quando per esigenze di bilancio si deve tagliare per prima cosa si taglia alla scuola, all’università alla ricerca. Evidentemente per i nostri governanti cultura e ricerca sono cose di secondaria importanza. Le nostre università formano spesso eccellenti ricercatori, che costretti ad emigrare hanno successo all’estero. E’ un comportamento masochistico: preparare giovani ricercatori, costringerli ad anni di precariato o ad emigrare, regalando così a Francia, Germania, UK e USA le menti migliori e condannando il nostro paese ad una penosa recessione. Mi auguro che ci si cominci a render conto del danno che questa politica reca al nostro paese, e la vergogna di mantenere in stato di precariato, senza una prevedibile data per una qualche certezza migliaia di giovani neodottori di ricerca. Per fare una buona ricerca è necessaria anche una certa tranquillità sul proprio futuro. Con i miei migliori auguri e tutta la mia solidarietà.

Margherita Hack

 

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